Il nuovo che avanza. Grande acquisto in questa categoria di età e di gioco. La sua fisicità ed i suoi grandi recuperi lo fanno essere un giocatore sempre difficile da affrontare. Quasi sempre schierato nelle partite del girone all’italiana ha sempre dato il suo importante contributo; unico neo nella seconda trasferta a Frosinone il navigatore della sua auto ha detto che avevamo raggiunto la destinazione in mezzo al deserto nel frosinate; se non interveniva Cavallerio eravamo ancora li; comunque in campo lo devi battere il nostro TIRAMOLLA.

Nella fase a gironi da il suo contributo sia in singolo che in doppio (sempre vinto); in coppia con lui è difficile perdere; nella prima giornata vince insieme a Caracca in casa e poi vince a Frosinone in coppia con Tomassoni. Si è beccato una bella pallata dal suo compagno di doppio non ha battuto ciglio ed ha continuato a servire ace all’impazzata. Riesce a fare gruppo come pochi e si è messo a disposizione anche quando c’è stato da fare un passo indietro. Per tutti è CARVAJO.

Una cosa che non mancava a questa squadra erano i doppisti; forse erano anche troppi; una squadra di doppisti guidati dal numero 1 dei doppisti Roberto Filippi. Ha giocato due doppi, entrambi vinti, in coppia con Cavallerio e Mario Proietti. Sempre presente e a disposizione, specialmente nei terzi tempi dove si beve birra, è un personaggio che tutte le squadre dovrebbero avere. Si esalta quando la pallina supera i 100 kmh; memorabile il suo palleggio con Marco Rizzica il giorno prima della finale (i colpi si sentivano dal parcheggio); se vogliamo trovare un neo lo troviamo nella improbabile scusa inventata per non venire a Frosinone (sostituzione di un elettrodomestico – e ogni volta che lo raccontava cambiava elettrodomestico); comunque per tutti noi è il CARACCA

Tutti lo conosciamo e tutti lo vogliono e lo vorrebbero in squadra. In questa avventura se siamo passati al tabellone finale gran parte del merito è suo. Nelle prime giornate del girone ha preso per mano la squadra e dall’alto della sua esperienza l’ha guidata fino al tabellone finale. Schierato nelle partite importanti non ha mai deluso ne in singolo ne in doppio; unica lacuna una partita non proprio fortunata su erba sintetica al coperto a Frosinone dove ha battuto il record mondiale di apertura delle braccia in sola partita che fino a quel momento apparteneva a Stefano Mancini. Dopo la frattura al braccio di inizio anno finalmente si intravede il Mario che conosciamo; BENTORNATO

Probabilmente è il giocatore in questa fascia di età e di categoria con il più ampio margine di miglioramento. E’ dotato di colpi a rimbalzo (sia diritto che rovescio) come pochi; serve la prima a 200 kmh corre e recupera tantissimo se indovina la taratura alla testa può diventare un giocatore difficile per tutti da affrontare. Per problemi lavorativi non è riuscito ad essere sempre presente ma le due volte che lo ha fatto è arrivato il risultato che ci aspettavamo. E’ sempre allegro e disponibile verso i compagni; mai una parola fuori luogo; nel circolo ce ne vorrebbero altri come lui; CAPELLONE

E’ il tennista che fa comodo in tutte le squadre; fa gruppo (beve e mangia come pochi – è ancora famosa la quantità di tagliatelle ai funghi porcini mangiate a Colleferro) e se è necessario scende in campo ed il suo lo fa sempre. Se vogliamo essere pignoli gli possiamo trovare un difetto: si sente male se non paga la colazione al bar; ma questo è un difetto che un po tutti riusciamo a sopportare. Se nel tuo gruppo non c’è lo vai a cercare; INSOSTITUIBILE

Una mattina devo fare un doppio (chi scrive è Tomassoni) contro Cottini e Lorusso mi buca il mio compagno e trovo Marco disponibile a giocare. Leo e Cottini non lo conoscevano ed ho risposto ora vi fa vedere lui chi è; ovviamente è un aneddoto per raccontare Marco che è sempre disponibile a giocare con tutti; riunione al vertice della squadra e per la fase finale regionale e si sceglie di ingaggiare a parametro zero Marco Rizzica. Avuta la sua disponibilità è stato schierato con esito sempre positivo ed ha dato un enorme contributo alla vittoria finale; suo il punto decisivo contro il Nomentano con un diritto che andava 200kmh (forse solo Caracca tira più forte di così); BUM BUM.

Per Simone vale lo stesso discorso fatto per Marco Rizzica. Una volta giunti alla fase finale regionale questo NC inutilizzato dal tennis del circolo per oltre 15 anni si presenta con le sue racchette di legno si allena 2 volte in settimana e nel fine settimana si fa un singolo in semifinale, contro il Sole, vincendolo e un doppio decisivo, contro il Nomentano, vincendo da solo il primo set; grazie ai talent scout del circolo (Tomassoni e Cavallerio) è stato riportato al suo sport un giocatore che altrimenti avrebbe continuato a vagare per i campi di padel della periferia senza avere un obiettivo; alla fine del suo singolo (vittorioso) contro il maratoneta del circolo Il Sole, in semifinale, era così stanco che non riusciva nemmeno ad alzarsi dalla panchina per festeggiare. FIGLIOL PRODIGO

Quando è stato chiamato a guidare questa squadra gli ordini di scuderia non erano vincere a tutti i costi ma cercare di fare un percorso dignitoso; con il passare delle partite e delle vittorie l’obiettivo è cambiato e man mano che si andava avanti le scelte venivano fatte in funzione del risultato da raggiungere; consigliato un pò da tutti ha cercato di fare sempre il bene della squadra; l’obiettivo è sempre e solo uno: mai dissapori all’interno dello spogliatoio solo ed esclusivamente decisioni condivise da tutti; Cavallerio lo ha scelto come compagno di doppio (poi vinto) a Frosinone e come ringraziamento si è preso una bella pallata in faccia;  Come dicono ormai un pò tutti Tomasson DIMISSION