Il crampo, va detto subito, non é un infortunio come gli altri; e pertanto il giocatore che lo subisce non può ricevere trattamento medico durante il gioco.

Dovrà aspettare il successivo cambio campo come da regolamento.

 

 

La situazione

Federica sta disputando un incontro di singolo contro Diana.

Che cosa succede?

Sul punteggio di 7 5,  5 7, 1 a 0 al terzo set, 15 pari, le due giocatrici sono molto stanche e Federica accusa il classico dolore dovuto ai crampi e chiede i “tre minuti”.

Non è un infortunio come gli altri

Il crampo non può essere trattato, come per gli altri infortuni, chiedendo i canonici 3 minuti per provare a recuperare o massaggiandosi o facendosi massaggiare. Al contrario da regolamento viene imposto che, per crampi, si può essere trattati solamente durante il cambio campo e solamente per il minuto e mezzo previsto dal regolamento. Se il giocatore/e che subisce il crampo non è in grado di attendere il successivo cambio campo sarà costretto a concedere tutti i punti e/o giochi per arrivarci.

Cosa si fa

Nel nostro esempio Federica non potrà usufruire dei tre minuti richiesti e se non riesce a riprendere il gioco dovrà lasciare alla sua avversaria Diana i seguenti 3 punti per andare sull’uno pari; se ancora non riesce a riprendere il gioco dovrà, come da regolamento, per arrivare al cambio campo lasciare alla sua avversaria anche il gioco successivo. Pertanto Federica, in vantaggio per 1 a 0 a al terzo set, sul 15 pari non riuscendo a rientrare immediatamente in partita ha lasciato, senza giocare, alla sua avversaria il secondo ed anche il terzo gioco. Una volta arrivati al cambio campo, Federica potrà ricevere il trattamento medico, il quale però non potrà durare oltre il tempo normalmente concesso al giocatore per restare seduto (60 secondi – oppure 90 tra la fine dell’ultimo punto prima della sosta e l’inizio del primo punto dopo la sosta).

Più trattamenti

Un giocatore in caso di crampo può trattarsi in autonomia oppure ricevere trattamenti per il tempo di due cambi campo completi, anche non consecutivi.

In sintesi

Se il giocatore avversario è preda dei crampi è nostro diritto pretendere che riprenda il gioco nei tempi previsti dal regolamento (20 secondi tra un punto e l’altro, un minuto e 30 per il cambio campo) e non si può concedere l’intervento del medico; é crudele, forse anche antisportivo (di questo se ne può anche parlare), ma é il regolamento e quindi va rispettato e pretendere che venga rispettato.

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